Calzini spaiati: a chi non è mai capitato? Non è sicuramente un dramma, ma ritrovarsi al mattino in cerca di un calzino spaiato può essere fastidioso.
Un problema comune
Come i calzini vengano mangiati dalla lavatrice o incastrati nell’angolo più remoto di un cassetto contro ogni legge della fisica, rimarrà sempre un mistero. Se lo chiede anche Vinicio Capossela nella sua Il paradiso dei calzini:
«Dove vanno a finire i calzini, quando perdono i loro vicini?
Dove vanno a finire beati, i perduti con quelli spaiati,
quelli a righe mischiati con quelli a pois, dove vanno nessuno lo sa».
Per ovviare alla questione ci sono diverse soluzioni, ma quella di cui si parla oggi è forse la più semplice: non preoccuparsene!
L’iniziativa
Da qualche anno, su un’idea di una scuola in provincia di Udine, il primo o secondo venerdì di febbraio si celebra la Giornata dei calzini spaiati. Quest’anno la ricorrenza, che vuole essere un inno alla diversità, è giunta alla quinta edizione e cade oggi 9 febbraio.
Tutti sono invitati a indossare calzini spaiati e postare le foto sui propri profili social, con l’hastag #calzinispaiati.
L’evento è ormai molto popolare anche tra personalità dello spettacolo, che invadono i social con foto colorate e divertenti dei propri calzini spaiati, a sostegno dell’iniziativa delle maestre di Aquileia, nata quasi per gioco e diventata ormai un must.
Un modo semplice per celebrare il disordine, la leggerezza, l’accettazione degli altri e la diversità, dando libero sfogo alla fantasia.
Grazie a questa iniziativa i calzini spaiati non sono più un problema, anche se per noi di Uno Socks non lo sono mai stati!