glossario sartoriale

Glossario sartoriale

ABITO
L’indumento maschile composto da due pezzi (una giacca e un pantalone) oppure da tre pezzi (una giacca, un pantalone e un gilet o un panciotto) sempre nello stesso tessuto. Più in generale indica la foggia di vestire che si precisa in un modello o in vista di determinate circostanze (abito da sera, abito da sposo, abito da lavoro).

ACCESSORI
Insieme di oggetti che accompagnano e completano qualsiasi tipo di abbigliamento, sia maschile che femminile. Fanno parte degli accessori: borse, scarpe, cappelli e foulard, occhiali, cinture, cravatte, ecc.

ALAMARI
Tipo di allacciatura realizzata con una striscia di seta, pelle o cordoncino chiusa a cappio a formare un occhiello, dove viene fatto passare un bottone.

ALCANTARA
Materiale sintetico scamosciato molto fine che imita la pelle della razza di ovini Alcantara originari dell’Estremadura (Spagna) sul fiume Tago.

BLAZER
Giacca casual a base di panno di lana. Può essere singolo o doppio petto, originariamente di colore blu scuro che può ora essere colorata o a righe.

BOTTONE
Dischetto o blocchetto, di forma, dimensioni e materiale diversi, per riunire e chiudere indumenti o anche talvolta per semplice ornamento. E’ proposto in forme diverse (sferico, cubico, a tronchetto, figurato, ecc.); la più comune è la forma rotonda, piatta o semisferica. Ampia anche la varietà dei materiali costitutivi (legno, osso, materiali sintetici, paste vitree ecc.).

BROCCATO
Tessuto, apparentato col damasco, con una lavorazione aggiuntiva: si ottiene con trame supplementari che intervengono solo nelle zone da decorare, in seta, pesante, da tappezzeria.

CAMICIA
Indumento esterno in stoffa, indossato direttamente sulla pelle o sopra la maglia. Generalmente a maniche lunghe, con colletto, taschino e chiusura con bottoni sul davanti.

CAPISPALLA
Termine usato per indicare i capi d’abbigliamento maschili e femminili, quali giacche, soprabiti, cappotti, impermeabili, giubbetti, ecc.

CARDATURA
Operazione che precede la filatura della lana, mediante la quale le fibre vengono districate definitivamente, parallelizzate e ripulite da ogni materia estranea. Il termine deriva dal cardo, infatti una volta quest’operazione veniva effettuata con le infiorescenze essiccate del cardo del lanaiolo, provvisto di spine assai legnose.

CASHMERE
Pregiatissimia fibra naturale, formata con il pelo della Capra hircus. Prende il nome dalla regione del Kashmir, in Pakistan. La mano del cashmere è morbida, setosa e vellutata, dà una sensazione calda e soffice.

COLLO
La parte di una camicia, vestito, cappotto o altri capi d’abbigliamento, che avvolge o incornicia il collo. Può essere di diversi modelli e talvolta può essere staccabile.

COTONE
Filato ottenuto con la filatura di fibre ricavate dalla peluria che ricopre i semi di una pianta del genere Gossypium. E’ uno dei materiali più utilizzati nell’industria tessile per la sua freschezza e resistenza. Particolarmente pregiate sono le varietà egiziane e peruviane.

DAMASCO
E’ un tipo di tessuto operato con disegni stilizzati o floreali ad effetto di lucido-opaco. Si produce con un telaio al tiro con o senza sistema Jaquard.

DAMASCATO
Assomiglia al damasco ma ne differisce per essere realizzato con filati di diversi colori, per cui l’effetto di lucido-opaco viene ampliato dall’effetto dei colori.

DENIM
Il denim o tessuto di jeans è una tela composta di cotone e lino, generalmente di colore blu ed è il tessuto storico con cui vengono confezionati i pantaloni in taglio jeans. Prende il nome dalla città di Nîmes in Francia.

DOPPIOPETTO
Tipo di allacciatura di origine militare, tipico delle giacche eleganti, nella quale le due parti del davanti della giacca si uniscono fra loro con due file parallele di bottoni. Nella maggior parte dei casi una fila di bottoni è solo decorativa.

FINISSAGGIO
Trattamento del tessuto dopo la tessitura che ha lo scopo di arricchirne l’aspetto. Le più frequenti tipologie sono: devoré, garzatura, goffratura, impressione, infeltrimento, marezzatura.

FLANELLA
Tessuto leggero, morbido, caldo, con armatura a saia, si caratterizza per la resistenza e la morbidezza. Ha una superficie uniforme, pelosa, ed è un tessuto indicato per i capi d’abbigliamento invernali, perchè agisce da isolante termico.

FODERA
Rivestimento in seta, lana, raso o altro materiale, applicato all’interno di cappotti, giacche, gonne, pantaloni e altri indumenti sia maschili che femminili. Le fodere sono generalmente una parte funzionale del vestito, essendo usate perdare vestibilità, mantenere le sagome e migliorare il comfort permettendo lo scorrimento all’interno del capo, oppure per nascondere la struttura di un abito.

FUSTAGNO
Tessuto con armatura a saia a 3 o a 4, tinta unita, robusto, di mano scamosciata, adatto alla confezione di abiti maschili e da caccia per la sua resistenza e robustezza. Prende il nome da El Fustat, sobborgo del Cairo in Egitto.

GIACCA
Indumento tipicamente maschile, apribile, che si indossa sopra la camicia (o maglietta) e sotto il cappotto, il giubbotto o l’impermeabile. In genere la giacca, specialmente per i capi invernali o di stagioni intermedie, ha una struttura composta da un tessuto esterno, spesso realizzato con lane pregiate, da tele di irrigidimento interne (interfodera) che servono a dare forma all’indumento, da imbottiture per le spalle, da una fodera interna di seta o di tessuto sintetico.

GILET
Indumento tipicamente maschile senza maniche, con apertura anteriore intera o parziale e scollatura a V, da indossare sopra un altro elemento come una camicia, sotto la giacca o, se di maglia, come capo da solo.

HIGH-TECH
Nell’abbigliamento, high tech è collegato a nuove fibre chimiche e a nuove tecnologie per la produzione di prodotti tessile capi di abbigliamento, compresi gli accessori moda. Gli stili di abbigliamento assumono un aspetto più tecnico, ma anche più sportivo, data la resistenza dei tessuti High tech e la loro alta performance.

HOPSACK
E’ un tessuto per abbigliamento, caratterizzato da una trama piuttosto larga e aperta. Ha un carattere luminoso, fresco e sportivo. Un capo in tessuto Hopsack è leggero e traspirante.

JAQUARD
Tessuto caratterizzato da disegni complessi e fantasie di diversi generi, presenti su un solo lato, ottenuti tramite l’intreccio di fili di vari colori. Questi tessuti sono tra i più diffusi per camicie e giacche.

MAGLIA
Indumento di tessuto, aderente al torace, confezionato per essere indossato sulla pelle o come articolo di abbigliamento specialmente sportivo. I filati possono essere di natura diversa (lana, cotone, misti, ecc.). Può avere maniche corte o lunghe.

MELANGE
Filato ottenuto mischiando fibre di vari colori, normalmente bianche e nere o bianche e brune.

OCCHIELLO o ASOLA
Apertura praticata su un tessuto e successivamente bordata, che consente il passaggio di un bottone o altro o usata anche solo come ornamento estetico di maniche, revers, ecc. Possono essere orizzontali o verticali. Gli occhielli sono posizionati sul lato destro degli indumenti per le donne e su quello sinistro per gli uomini.

OXFORD
Tessuto per camicie, che prende il nome dalla città inglese di Oxford. La sua particolarità è di avere i fili d’ordito colorati e i fili di trama bianchi, cosa che accentua l’effetto d’intreccio a cestino formando una minuscola quadrettatura. Tessuto di mano fresca è realizzato con filato di puro cotone di titolo molto sottile.

PANTALONI
Indumento diviso alle gambe, che le ricopre fino alla caviglia e oltre. I pantaloni si allacciano spesso con una chiusura a cerniera o con dei bottoni, situati sul davanti.

PASSAMANERIA
Insieme di nastri, pizzi, merletti, spighette, cordoni per guarnizioni di abiti, camicie, tendaggi e altro.

PIED DE POULE
Tessuto di lana a quadrettini irregolari di due o più colori, che ricordano l’impronta della zampa di pollo. I disegni sono ottenuti alternando quattro fili chiari o quattro scuri, in un’armatura saia. E’ usato soprattutto per confezionare giacche, tailleurs, o altro abbigliamento sportivo in genere, sia maschile che femminile. Si realizza principalmente in lana.

PLISSETTATURA
Pieghettatura del tessuto attraverso sistemi meccanici o chimici che rendono permanente la pieghettatura. La plissettatura può essere diritta, a raggiera o in piedi per quanto riguarda la disposizione delle pieghe, ma anche con motivi a zig zag o fantasia.

POCHETTE
Termine con cui si indica il fazzoletto da taschino maschile.

POLSINO
Parte terminale della manica che avvolge il polso. E’ realizzato nello stesso materiale della manica o del resto dell’abito. Nelle camicie e nelle giacche è reso più rigido rispetto al resto della manica, in modo da mantenere la propria forma.

PRINCIPE DI GALLES
Particolare disegno dei tessuti in lana degli abiti da uomo, caratterizzato dall’incrocio di quadri grandi e piccoli. I colori più frequenti sono nero/grigio e bianco, o altri colori tenui, con due strisce scure e due chiare alternate a quattro scure e quattro chiare, le quali insieme creano un pattern a riquadri incrociati e di diverse dimensioni.

RASO
Intreccio tipico dei tessuti di seta, in cui prevale l’effetto di slegature di ordito. I punti di legatura fra ordito e trama sono disposti in modo tale da non essere mai contigui e da rimanere nascosti, così da creare una superficie compatta e lucida.

SARTORIA
In generale indica il laboratorio del sarto, dove vengono realizzati abiti interamente su misura.

SCOLLO
Parte superiore dell’abito che termina senza collo, cioè senza decorazioni aggiuntive. Esistono diversi tipi di scollo, che possono variare a seconda della moda del periodo e del luogo. Generalmente lo scollo può essere alto ed avvolgere interamente o parzialmente il collo, come nel caso di alcuni tipi di maglie tipo il lupetto o il dolcevita, o girocollo, quando invece è all’altezza dell’inizio del collo. Nel secondo caso si può effettuare un’ulteriore distinzione fra scollo a “V” o tondo, a seconda della forma che esso assume

SEERSUCKER
Fine tessuto di cotone a righe, usato per confezionare indumenti estivi, dal caratteristico effetto stropicciato. Il termine deriva dai termini hindi, urdu, e persiano shir o shakar che significa “latte e zucchero”.

SETA
Filato naturale pregiato caratterizzato da morbidezza, brillantezza e piacevolezza al tatto. Viene mischiata con lana e altre fibre sintetiche per migliorarne la qualità. Particolarmente indicata per cravatte, pochette, foulard e intimo.

SNEAKER
carpa simile a una scarpa da ginnastica, molto curata esteticamente, indossata per il tempo libero e non per lo sport.

SOLARO
Tessuto tecnico inventato dall’uomo agli inizi del 1900 ad uso militare, dal caratteristico colore beige sfumato al rosso e la superficie brillante e cangiante.

SOPRABITO
Indumento esterno indossato sopra gli abiti per motivi climatici o come parte di un completo particolarmente ricercato. E’ generalmente un indumento lungo almeno fino al ginocchio, completamente aperto davanti da indossare sopra ai vestiti.

T-SHIRT
Maglietta confezionata in cotone, con decorazioni stampate a disegni e scritte, anche iconiche.

TAFFETÀ
Tessuto in seta, con armatura a tela. Ha struttura serrata e quasi rigida, di aspetto lucido e luminoso, mano frusciante a ogni minimo movimento, leggerissimo e brillante. Oggi poco usato.

TARTAN
Particolare disegno dei tessuti in lana delle Highland scozzesi, come il kilt, il tipico gonnellino scozzese.

TESSITURA
Ripetuto intreccio ed integrazione di un sistema di fili di ordito e trama in una stoffa su un telaio attraverso uno dei sistemi di tessitura (a lino, a saia e a raso). Le tecnologie di tessitura vengono utilizzate nella produzione di tessuti, nastri e tappeti.

TWEED
Tipo di tessuto in lana originario della Scozia conarmatura a saia, che dà come risultato un tessuto con rigatura diagonale o disegni ricavati da varie combinazioni come la lisca di pesce.

VELCRO
Metodo di chiusura inventato da George De Mestral agli inizi degli anni 1950, è composto di due strisce che si agganciano tra di loro, una con uncini, l’altra con anelli.

VELLUTO
Tessuto che presenta sulla faccia del dritto un fitto pelo o una serie di minuscoli anelli di filo (velluto riccio). Il nome deriva dal latino vellus, vello, ad indicare la caratteristica di una copertura come di pelo, di lunghezza e tipo variabile.

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