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Tom Wolfe e il suo armadio di vestiti bianchi

Tom Wolfe: il giornalista che odiava l’ipocrisia e il politically correct

Radical chic è un termine noto e abusato, ma non tutti sanno quale siano il vero significato e l’origine. Fu coniato nel 1970 dal giornalista e scrittore statuintense a seguito di un party di beneficienza organizzato dalla moglie del direttore d’orchestra Leonard Bernstein per raccogliere fondi in favore del gruppo rivoluzionario marxista delle Pantere Nere. Wolfe ne rimase talmente colpito in negativo da scrivere un articolo di ventinove pagine per il New York Magazine in cui criticava aspramente gli invitati e il loro comportamento.

Wolfe è conosciuto in Italia dai più per Il falò delle vanità, il libro pubblicato nel 1987 in cui muoveva aspre critiche alla società Newyorkese degli Anni Ottanta. Il suo stile era tagliente e spietato, non era un narratore vero e proprio ma un giornalista eclettico e originale. Oltre a Radical chic, è suo anche il neologismo “nuovo giornalismo”.

L’uomo in abito bianco

Wolfe vestiva sempre con un completo bianco, sia che dovesse tenere una lezione a un pubblico di studenti, sia che andasse al ristorante o persino in palestra (come sostiene il New York Magazine).
Il suo viscerale amore per questo outfit deriva dai suoi inizi all’Herald tribune negli anni Sessanta, quando i giornalisti erano tenuti ad indossare un completo. Wolfe, originario della Virginia, aveva solo un abito: estivo e bianco, che continuò a indossare anche nelle stagioni fredde per impossibilità di comprarne uno più adeguato.

Lo stile

Il suo abbigliamento era sempre ricercatissimo, un vero marchio di fabbrica: completo tre pezzi con panciotto, orologio da taschino, calzatura bicolore fatta fare appositamente a Londra, cravatta a pois come unico tocco di colore.

Negli anni Sessanta, indossare un completo bianco in inverno era inconcepibile e attirava molto l’attenzione. Wolfe, anche dopo aver raggiunto la fama, continuò a vestire di bianco perchè vide in questo un segno di distinzione e personalità, fino a farne un vero e proprio must e avere l’armadio pieno di completi bianchi con relativi accessori: cravatte strampalate, cappelli, bretelle, scarpe su misura.

La sua capacità di andare sempre dritto per la propria strada, senza voler accontentare nessuno, è passata anche dalla scelta di un abito. La sua persona(lità) in abito bianco spiccava in mezzo alla schiera di abiti scuri e fu anche così che Tom Wolfe divenne Tom Wolfe.

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