Pitti Uomo 93

Pitti Uomo 93: parola d’ordine reinventare

Come da tradizione a gennaio a Firenze va in scena Pitti Uomo, giunto quest’anno all’edizione numero 93. Ogni volta si parla di record di visitatori, a conferma che l’evento, così come la moda maschile, gode di ottima salute. Nella Fortezza da Basso si respirava un’aria di ottimismo, grazie anche ai numeri positivi (2,5% in più di compratori rispetto all’edizione invernale del 2017) e all’affluenza di buyer da tutto il mondo.

Gli eventi in programma dal  9 al 12 gennaio sono stati moltissimi. Ad attirare l’attenzione dei buyer sono stati come sempre la grande qualità offerta dai marchi espositori, la ricerca di materiali e stili innovativi e la garanzia del settore manifatturiero e del Made in Italy.

1230 i marchi presenti, di cui 541 esteri, a conferma che Pitti Uomo rappresenta una piazza immancabile per l’abbigliamento maschile, basta citare alcuni nomi: i classici Zegna e Cucinelli, gli sportivi Robe di Kappa e Superdry, ma anche i designer più giovani, cui è stato lasciato ampio spazio per promuovere il proprio lavoro e dettare i trend per il prossimo inverno.

Genderless

La tendenza per l’autunno inverno 18/19 è quella di produrre capi che si adattino indistintamente al fisico maschile quanto a quello femminile, specialmente nel settore dei capispalla, piumini e giacconi. Capi dalla vestibilità fluida, pensati per essere cool e allo stesso tempo comodi.

Il ritorno del velluto

Tanto velluto al Pitti Uomo 93, nelle sue diverse accezioni, dal taglio a costa francese o a trame più leggere. Questo grande attore della moda maschile è stato rivisitato nello stile e nella tecnica, senza perdere la sua classicità. Un colore a farla da padrone, il marrone.

Denim: il grande classico

Il denim non passerà mai di moda, mai. E’ un tessuto capace di rinnovarsi continuamente, comodo, semplice, amato da tutti. Sono in molti ad investire nel jeans apportando innovazioni tecniche sul tessuto, capace di contaminare anche l’outerwear: l’anno prossimo non sarà difficile vedere giacconi con inserti e profilazioni in denim.

Clazature e sneakers

Se da un lato la scarpa maschile classica, mocassino o derby, in pelle naturale lavorata artigianalmente rimane la regina incontrastata del Made in Italy calzaturiero, le sneakers rappresentano il futuro. La parola d’ordine è reinventare: al Pitti Uomo 93 si sono viste reinterpretazioni di modelli vintage, realizzate con materiali però innovativi, e nuovi modelli che puntano tutto sulla tecnologia e sulla performance.

E fuori dai padiglioni?

I Pitti Peacocks si sono fatti notare per i loro outfit eccentrici e inconfondibili. Colli di pelliccia, anelli, collane, panciotti, fantasie scozzesi o look da gangster italoamericano degli Anni Venti, gli influencer (o aspiranti tali) non si sono risparmiati pur di entrare negli scatti di qualche fotografo.

Pitti Uomo 93 è stato l’inizio promettente di un anno importante per il menswear. Anche per Veri Sarti il 2018 sarà un anno di novità, i progetti in cantiere sono tanti, a cominciare dalla stagione primavera-estate.

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